img_20161105_160052

Cappella San Severo e Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno

Torno a Napoli dopo un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. E’ una scusa per dare un’occhiata a come il nostro aeroporto si presenta ai turisti…

Perfetta la pubblicità del Cristo Velato della Cappella San Severo. E’ un’eccellenza Napoletana, e come tale è giusto che sia un biglietto da visita ai turisti appena arrivati. Molto bella la pubblicità del Museo Madre, che dimostra come a Napoli ci sia tanto da vedere.

img_20161105_160153

Museo d’Arte contemporaneo Donna REgina – MADRE

Passiamo a Salerno. Salerno è pubblicizzata in tutte le salse. Bello anche il mega poster sul teatro dell’opera di Salerno. Chiaramente mi sarei più aspettato di veder pubblicizzato alle persone che arrivano in città cosa c’è al teatro San Carlo. Quanta utilità ha dire ai turisti cosa c’è al teatro di Salerno? Allora il dubbio magari viene lecito: possibile che si tenga a pubblicizzare Salerno in una maniera un po’ esasperata? Non sarebbe giusto pubblicizzare di più Napoli? E se vogliamo promuovere il resto della Campania, non è meglio puntare su Caserta, le isole, Pompei o Ercolano, San Leucio e le tantissime altre cose da vedere? Qual’è il criterio? Perché sui monitor scorre un video solo sulla città di Salerno?

img_20161105_160353

Nel monitor vari slogan sulla città di Salerno, tra cui poco leggibile: “Salerno, città dell’accoglienza”

E poi i pannelli sulle colonne: invece di utilizzare bellissime immagini artistiche di Napoli ma perfettamente anonime, non sarebbero più utili dei pannelli con le cose più belle da vedere? Uno con le Sette opere della Misericordia, uno con il Tesoro di San Gennaro, uno con la navetta per Capodimonte, uno ancora sulla collezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale. Perché raccontiamo così poco di noi ai turisti che arrivano in città?