Questa esperienza in Finlandia mi ha dato la possibilità di confrontarmi con tanti giovani provenienti da tutta Europa sul lavoro dei giovani nel digitale. Credo che in questo settore si debbano superare i modelli convenzionali di educazione top-down, insegnante-studente e adottare modelli differenti, con una maggiore collaborazione ed interazione con i più giovani: sono loro che hanno la velocità per stare al passo con le ultime novità. Come istituzioni dobbiamo cercare continuamente confronti, studiare per capire come muoverci e con che modalità, per cercare di valorizzare la risorsa più importante di tutte: i GIOVANI.
Per fare questo, nel concreto, credo che dobbiamo iniziare ad adottare modelli europei per le politiche giovanili e sociali, sia a livello locale che nazionale, con sistemi di evaluation frequenti e studi di settore suoi risultati, a medio e lungo termine. Solo con una precisa programmazione e con confronti internazionali potremo essere al passo con gli altri paesi, e mostrare ai giovani in Italia e nel mondo, le potenzialità del nostro paese.