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Negli scorsi giorni il Presidente della Prima Municipalità Francesco De Giovanni ha comunicato che oggi firmerà un’ordinanza che stabilirà un orario di chiusura per i locali della zona dei “baretti” a Chiaia, una sorta di “coprifuoco”. Come molti colleghi apprendo di quest’ordinanza dai giornali.
Conosco personalmente diversi residenti della zona e diversi esercenti. Inutile girarci intorno: c’è un problema di vivibilità che crea un fortissimo disagio.
Quest’ordinanza “ad effetto” però, arriva a pochi giorni dalla notizia sui giornali di una rissa tra ragazzi e dell’arresto di un incensurato colto a spacciare.
A mio avviso un provvedimento del genere non risolverà i problemi che ci sono, ma andrà a colpire indistintamente anche i tanti esercenti che lavorano nel pieno rispetto delle regole.
Si dovrebbero piuttosto effettuare controlli sui soliti locali che vendono drink a prezzi scandalosamente bassi e sanzionare chi vende alcolici ai minori. Magari anche capire come mai quelle poche volte che le autorità arrivano a seguito di richieste dei disperati residenti, non infliggono alcuna sanzioni a chi tiene la musica alta dopo l’orario previsto, ma gli viene semplicemente intimato di abbassare la musica. Che chiaramente dopo 5 minuti ritorna come prima.
Il mio collega al Comune, il Consigliere Laura Bismuto sulla sua pagina Facebook sottolinea giustamente come questo provvedimento sarebbe tra l’altro totalmente irregolare: “Il Tuel art.50 e 54 riserva il potere dell’ordinanza solo a sindaco e prefetto“.
Francesco Durante scrive sul Mattino di una “resa della legalità” che questa sorta di coprifuoco rappresenterebbe. Non posso che essere d’accordo.
Auspico quindi che prima di adottare provvedimenti repressivi, si faccia concretamente di tutto affinché le regole vengano rispettate e ci siano controlli costanti, per il bene dei residenti e dei tanti esercenti onesti e corretti.